Blog in italiano
Tempo di lettura: 4 min
Episodio sottotitolato con trascrizione Pdf disponibile: clicca <qui>
Presentazione di Cubo, citata nell’episodio (in inglese) <qui>
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Un episodio per rendere omaggio a Bergamo e alle sue bellezze e curiosità, in questi giorni in cui se ne parla solo per il Coronavirus.
Buon ascolto e buona Pasqua da tutto la squadra dell’Italiano Vero – Podcast
Quest’oggi in studio oltre allo scoppiettante Cubo e al più compassato Paolo, ci sono Michela e la maestrina preferita di Cubo: Paola, che abbiamo incontrato nell’episodio sulla “dolce metà” e che torna a trovarci “in dolce attesa”, cioè incinta di un bimbo!
Partiamo con due novità: accedendo al nostro sito, ora i nostri Patrons possono ascoltare gli episodi sottotitolati e scaricarne le trascrizioni in Pdf (www.litalianovero.it/wp/trascrizioni-patron ), per ora ne abbiamo caricati 5 di cui uno disponibile per tutti gli ascoltatori accedendo a questa pagina e stiamo lavorando per aggiungerne di nuove. Bello vero?!!? ;-)
A proposito di Patrons, salutiamo con grande piacere i nostri sostenitori che sono sempre più numerosi e generosi!
Ed ecco l’imperdibile barzelletta di Cubo!… Ma meglio glissare e passare ad altro…
La nostra bella città di Bergamo è balzata tristemente agli onori delle cronache a causa di questa pandemia che l’ha particolarmente colpita. Vogliamo cogliere questa occasione per parlarvi di Bergamo in vista magari di una futura gita, visto che ha molto da offrire sia dal punto di vista artistico, che culturale e perché no, anche culinario.
Facciamo un tour virtuale di Bergamo partendo dalla collocazione geografica: è al centro del nord Italia, in posizione strategica tra la Pianura Padana e le Prealpi, è vicina ai laghi (Garda, Maggiore, Iseo, Como) e a poche ore dal mare (Ligure e Adriatico). Da qui sono anche raggiungibili in poche ore le maggiori città del nord Italia, quali Milano, Verona, Venezia, Torino.
Bergamo è suddivisa in 2 parti distinte: la città alta e la città bassa, la prima è il nucleo originario e risale all’epoca delle prime popolazioni celtiche, mentre la città bassa è recente perché si è sviluppata a partire dalla prima metà del 1900 dove in epoca fascista è stato spostato il nucleo nella parte bassa. A partire dal 49 a.C. diventa municipio romano, cioè fa parte dei territori conquistati da Giulio Cesare nelle sue spedizioni, fino alla caduta dell’impero romano.
Il suo periodo di massimo splendore è sicuramente quello del Rinascimento, nel 1429 Bergamo è conquistata dalla Repubblica veneziana detta “la Serenissima” e vede un sodalizio artistico tra pittori veneziani come Tiziano e Giorgione e artisti bergamaschi che lascerà tracce importanti nella storia dell’arte bergamasca.
Nella nostra passeggiata virtuale, notiamo su monumenti e portali il bassorilievo di un leone alato (simbolo della Repubblica veneziana di San Marco) con un libro aperto (simbolo che la città ha vissuto la sottomissione a Venezia in pace, mentre le città conquistate che non mantenevano un rapporto pacifico avevano come simbolo il libro chiuso, anche se “tutto ciò non è mai stato suffragato da alcuna fonte storica“).
Bergamo cesserà la sua sudditanza a Venezia dopo circa tre secoli, alla fine del XVIII secolo, con l’arrivo di Napoleone.
Bergamo è anche chiamata la “Città dei Mille”: i mille erano le milizie volontarie che Giuseppe Garibaldi nel 1860 aveva arruolato per organizzare la storica impresa che portò a completare l’unità nazionale. Di questo migliaio di uomini, un buon numero erano proprio bergamaschi.
L’eredità di questi “Cacciatori delle Alpi” è stata raccolta dagli odierni Alpini, che sono un corpo militare italiano di truppe di montagna, che proprio per l’emergenza in corso, hanno appena realizzato in tempi record un ospedale dedicato alla cura dei malati di coronavirus.
Cubo si propone d’intonare un canto alpino, ma l’idea è bocciata all’unanimità!…
Non dimentichiamo di dire che la città alta è cinta dalle suggestive mura venete, nate a scopo difensivo, ben visibili già dall’uscita autostradale e riconosciute nel 2017 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Oggi il Comune di Bergamo ha una popolazione intorno ai 120.000 abitanti, non è quindi una grande città ma una cittadina a misura d’uomo, ed ha una estesa provincia. Dal punto di vista economico, è una città molto vitale con un importante sviluppo industriale, che vede la presenza di una rete di piccole e medie imprese ma anche grandi aziende internazionali come la “San Pellegrino” e la Brembo (non citata dai nostri presentatori).
La famosa azienda di acque minerali si trova nell’omonimo paese a circa 20 km dalla città, famoso anche per essere stato all’inizio del XX secolo una frequentata stazione termale di cui conserva le tipiche architetture liberty (come il Casinò e il Grand Hotel) e oggi nuovamente meta di molti turisti anche stranieri, grazie anche alle sue bellissime terme ricavate in parte negli eleganti ambienti liberty adiacenti il casinò.
Se quanto fin qui raccontato non vi ha ancora convinto che Bergamo merita una visita, allora vi prendiamo per la gola con la nostra polenta, un sostituto del pane fatta con farina di mais tipica della dieta povera dei contadini di un tempo, anche nelle sue versioni arricchite: la taragna (con il formaggio Branzi di origine bergamasca e il burro) e la concia (con altri formaggi e panna).
La polenta richiede tempo per cuocere e va “menata”, cioè mescolata, a lungo. Si usa l’espressione “non stare a menare la polenta” proprio per dire di non tirare per le lunghe qualcosa, ma di arrivare al dunque velocemente.
Da qui, guarda un po’ come siamo bravi, vi serviamo subito un modo di dire: gli abitanti dell’Italia meridionale chiamano gli abitanti del nord Italia “polentoni” per dire che sono lenti, pigri impacciati e mangiatori di Polenta appunto, in contrapposizione all’espressione “terroni” con cui gli abitanti del nord chiamano i meridionali… Insomma ce n’è per tutti! (espressioni entrambe un po’ dal tono dispregiativo).
Altri piatti tipici sono i “casonsei” che sono ravioli ripieni di carne e pane e gli “scarpinocc” che ne sono la versione senza carne.
Arriviamo al dolce con il gelato alla stracciatella nato nella famosa gelateria “La Marianna” in città alta, fiordilatte con scaglie di cioccolato, come resistere?
Non dovete! Vi aspettiamo a Bergamo!
Buona Pasqua a tutti!
P.s. Volete altre immagini di Bergamo? Vi suggerisco di vedere il video con musiche realizzate da mio cognato Corrado: Anthem For Bergamo
By Sara
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Paolo
Devo dirvi che mi é piaciuto molto l’espisodio su Bergamo.
Mi riprometto di andare a visitarla in una delle mie prossime visite in Italia.
Bellissima la storia del leone di Venezia con il libro aperto e il libro chiuso, proprio non la conscevo.
Poi la polenta …. descrizioni che hanno mandato le papille gustative in eccitazione … grazie ! A presto.
Paolo
L'italiano vero
Grazie Paolo!!!!
Ti aspettiamo così ci facciamo offrire un caffè dal’altro Paolo ;-)
Nemmeno io lo sapevo anche se grazie all’approfondimento di Sara che ho appena pubblicato sembra non sia suffragato da fonti storiche…
Indagheremo!!
Grazie ancora e a presto!
Massimo e tutti noi.🎙